
L'atto di provenienza
L'atto di provenienza è un documento che attesta il modo in cui l'attuale proprietario ha acquisito la proprietà di un immobile. Si tratta di un documento necessario da produrre in diverse situazioni, quali le compravendite, le successioni, le donazioni e altre transazioni immobiliari.
Tipologie degli atti di provenienza
Gli atti di provenienza possono essere di tipo diverso, a seconda della modalità in cui si è acquisito l'immobile, e sono:
Atto di compravendita o rogito: è il contratto stipulato tra venditore e acquirente dal notaio, che sancisce il passaggio di proprietà dell'immobile dietro pagamento di un prezzo concordato tra le parti. Il notaio è un pubblico ufficiale che certifica la validità dell’atto e l’autenticità delle firme, e rende pubblico il rogito inserendolo nei registri immobiliari e trascrivendolo in Conservatoria.
Atto di donazione: è un atto pubblico attraverso il quale il donante trasferisce gratuitamente la proprietà dell'immobile al donatario, ed è definibile come contratto, non come atto unilaterale, perchè richiede l'incontro tra la volontà del donante e l'accettazione del "donatario". La donazione di un immobile può complicare la trasferibilità futura del bene donato, quando esistono diversi eredi e non vengono rispettate le quote di legittima, e condurre all’azione di restituzione entro vent’anni dalla donazione (dieci se il donante è deceduto).
Successione ereditaria: in caso di decesso del proprietario, l'immobile viene trasferito agli eredi attraverso la dichiarazione di successione.
Permuta: è lo scambio di immobili tra due contraenti. La permuta può essere un semplice scambio di immobili senza versamento di denaro, oppure con conguaglio di prezzo, qualora gli immobili non abbiano pari valore.
Divisione: la divisione è un atto di separazione di comproprietà che attribuisce a ciascun contraente una serie di proprietà immobiliari o mobiliari dal valore complessivo equivalente. Si fa ad esempio quando dei fratelli ereditano una serie di beni e ne diventano cointestatari, e, per poterne disporre liberamente e autonomamente, decidono di procedere a una stima degli stessi e distribuirne la piena proprietà a ciascuno, in modo che tutti ricevano beni di pari valore.
Decreto di trasferimento: è l’atto con cui il giudice delle esecuzioni trasferisce il bene dell’esecutato a chi ha vinto l’asta, e che cancella tutti i pignoramenti e le ipoteche precedenti, e che diventa così atto di provenienza dell’immobile.
Usucapione: è il possesso continuativo, pacifico, dimostrabile, di un bene che dopo 20 anni può essere usucapito tramite citazione del possessore (e almeno un testimone) contro il legittimo proprietario, che perde il diritto di proprietà.
A cosa serve l'atto di provenienza
L’atto di provenienza è un documento essenziale sia per la verifica della proprietà, in quanto attesta che il venditore è effettivamente il proprietario legittimo dell'immobile e ha il diritto di venderlo, che per la tutela dell'acquirente, il quale può verificare la storia dell'immobile e accertarsi che non esistano gravami o ipoteche, inoltre è il documento fondamentale per intraprendere qualunque transazione immobiliare.
Come ottenere l'atto di provenienza
L'atto di provenienza può essere richiesto presso diversi uffici, a seconda della tipologia di atto. In conservatoria dei Registri Immobiliari si possono richiedere e recuperare gli atti di compravendita, donazione e successione; all’Agenzia delle Entrate le successioni; all’archivio notarile gli atti notarili più datati; al notaio che ha stipulato l'atto la copia della transazione.
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